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C he la paura di rimanere seppellita viva fosse un'ossessione della Invernizio è cosa nota. Dunque non è difficile immaginare perché siano così vibranti le pagine in cui Alfonso, quasi abitato da un presentimento inspiegabile, salva dalla terribile fine la sorella Clara data per morta e sul punto di essere inumata. Dalla "resurrezione" di Clara in poi la storia è un lungo flashback condito da tutti quegli elementi narrativi che hanno fatto il successo del romanzo di appendice: passioni, avventure, tradimenti, virtù e abiezioni a tinte nette, il tutto in un linguaggio semplice che designò la Invernizio come il contraltare popolare della più "elitaria" Matilde Serao.